Chiesa di San Giuseppe Pignatelli

Il Centro Pignatelli, fondato a Saragozza nel 1970, fa parte della rete dei Centri Fede-Cultura-Giustizia della Compagnia di Gesù in Spagna. I pellegrini possono timbrare la credenziale del Cammino ignaziano qui.

San Giuseppe Pignatelli (1737-1811), gesuita e sesto figlio della nobile famiglia dei Conti di Fuentes, fu un pilastro della reintegrazione della Compagnia di Gesù nel 1814, dopo che era stata drammaticamente soppressa da Papa Clemente XIV nel 1773. La vita di San Giuseppe Pignatelli è stata un lungo intreccio di avventure e sofferenze. Dal suo ingresso nel noviziato nel 1753, ha vissuto anni di formazione, studi e apostolato che sono stati interrotti dall’espulsione dei gesuiti dalla Spagna nel 1767. La presa del Collegio-Residenza dell’Immacolata Concezione da parte dei soldati, il 3 aprile 1767, spezzerà il ritmo della sua vita e darà inizio a un periodo molto diverso. Per sette mesi visse da rifugiato sulle navi che le portavano da un porto all’altro del Mediterraneo, senza che nessun regno fosse disposto ad accogliere i gesuiti espulsi.

Infine, questo calvario si sarebbe concluso nel porto di Ferrara. Giuseppe, ancora giovane gesuita che non ha ancora fatto la professione, diventa il conforto, il sostegno e l’aiuto dei suoi confratelli gesuiti; nei momenti di difficoltà prenderà le redini per poter accompagnare, ospitare, nutrire e assistere questi uomini che soffrono l’espulsione, il sovraffollamento, la mancanza di cibo e, soprattutto, non vogliono essere accolti da nessuna parte, passando da un luogo all’altro, sentendosi aborriti e rifiutati. Da Roma, si batte perché un nuovo Papa abroghi il decreto di soppressione dei gesuiti. Morì prima di vedere realizzato il suo sogno. In questa chiesa sono conservate le reliquie a lui più care, come la sua croce, il suo libro di preghiere e i suoi resti.