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Resti di strade lastricate romane a Tarso, Turchia MDart10 - Shutterstock

Sulle orme di San Paolo nel suo primo viaggio missionario

I percorsi di pellegrinaggio non solo attraversano luoghi geografici, ma anche epoche storiche. Tra i primi cristiani a intraprendere un viaggio di fede c’è l’apostolo Paolo, che, insieme a Barnaba e Giovanni Marco, compì il suo primo viaggio missionario intorno all’anno 47 d.C. Questo viaggio lo portò da Antiochia di Siria a diverse regioni del Mediterraneo orientale, dove fondò comunità cristiane in città che ancora oggi possono essere visitate.

Oggi è possibile ripercorrere le sue orme in Turchia, anche se difficilmente a piedi, poiché il percorso non è segnalato come un cammino di pellegrinaggio. Il viaggio deve quindi essere affrontato con mezzi di trasporto adeguati, unendo l’esplorazione archeologica alla scoperta spirituale.

Antiochia di Siria: L’inizio della missione

La città di Antiochia di Siria (l’attuale Antakya, in Turchia) fu il punto di partenza del viaggio missionario di Paolo. In questo fiorente centro commerciale e culturale dell’Impero Romano, i seguaci di Gesù furono chiamati per la prima volta “cristiani”. Secondo il racconto degli Atti degli Apostoli (13, 1-3), la comunità cristiana, guidata dallo Spirito Santo, inviò Paolo e Barnaba a portare il Vangelo oltre i confini della Giudea.

Oggi i visitatori possono esplorare Antakya e la Chiesa di San Pietro, una grotta scavata nel monte Staurin che, secondo la tradizione, fu utilizzata dai primi cristiani come luogo di incontro. Il Museo Archeologico di Hatay, con la sua straordinaria collezione di mosaici romani, permette di comprendere la ricchezza culturale della città al tempo di Paolo.

Seleucia Pieria: La porta sul Mediterraneo

Da Antiochia, Paolo e i suoi compagni viaggiarono fino al porto di Seleucia Pieria, da dove salparono alla volta di Cipro. Oggi la città giace in rovina, ma le sue antiche strutture portuali evocano l’intensa attività commerciale che un tempo caratterizzava questo snodo marittimo.

Le rovine di Seleucia includono i resti di un sistema di drenaggio romano, costruito per proteggere la città dalle inondazioni, e vestigia di templi e strade lastricate, che probabilmente Paolo e Barnaba percorsero prima di imbarcarsi.

Cipro: Salamina e Pafo

La prima tappa del viaggio missionario fu Salamina, sulla costa orientale di Cipro. In questa città, che ospitava una numerosa comunità ebraica, Paolo e Barnaba iniziarono la loro predicazione nelle sinagoghe (Atti 13, 5). Oggi i visitatori possono passeggiare tra le rovine dell’agorà, della palestra e delle terme romane, che evocano la vita quotidiana della città dove Paolo avviò la sua missione evangelizzatrice.

Da Salamina, attraversarono l’isola fino a Pafo, dove Paolo ebbe un incontro con il proconsole romano Sergio Paolo e il mago Elimas. Secondo il racconto biblico (Atti 13, 6-12), Paolo rimproverò Elimas, che rimase temporaneamente cieco, portando così il proconsole alla conversione al cristianesimo.

Oggi, i viaggiatori possono visitare il Parco Archeologico di Kato Pafos, con i suoi splendidi mosaici raffiguranti scene mitologiche, che testimoniano la cultura pagana predominante ai tempi di Paolo. La Colonna di San Paolo, dove secondo la tradizione l’apostolo fu flagellato prima di proseguire il viaggio, è ancora oggi un simbolo della resistenza del messaggio cristiano.

Perge: Prima tappa in Asia Minore

Dopo aver lasciato Cipro, Paolo e Barnaba sbarcarono a Perge, nella regione della Panfilia (l’odierna Turchia). Sebbene gli Atti non forniscano dettagli sulla loro permanenza in questa città, si sa che Giovanni Marco li abbandonò in questo punto per tornare a Gerusalemme.

Perge era una città di grande importanza nell’epoca romana, e le sue rovine permettono ancora oggi di immaginarne lo splendore. I visitatori possono esplorare il teatro, lo stadio, l’agorà e le porte ellenistiche, che segnavano l’ingresso alla città.

Archaeologycal site of Perge

Antiochia di Pisidia: Predicazione e rifiuto

Da Perge, Paolo e Barnaba si inoltrarono nell’entroterra fino ad Antiochia di Pisidia, dove Paolo pronunciò un sermone cruciale nella sinagoga locale. Il suo messaggio attirò molti gentili, ma suscitò anche il rifiuto di alcuni settori della comunità ebraica, che portarono alla sua espulsione dalla città (Atti 13, 14-52).

Le rovine di Antiochia di Pisidia comprendono una basilica dedicata a San Paolo, un teatro romano e i resti di templi pagani, testimoni della diversità religiosa del luogo. Visitare questo sito archeologico offre un’opportunità unica per immaginare la vita dei primi cristiani in un contesto dominato dall’Impero Romano.

Archaeological site of Antioch of Pisidia

Iconio, Listra e Derbe: Tra conversione e persecuzione

Dopo Antiochia di Pisidia, i missionari raggiunsero Iconio (l’attuale Konya), dove continuarono a predicare nonostante l’opposizione crescente.

A Listra, Paolo compì un miracolo straordinario: guarì un uomo zoppo fin dalla nascita, portando gli abitanti a credere che lui e Barnaba fossero dèi (Atti 14, 8-18). Tuttavia, poco dopo, un gruppo di oppositori scatenò una sommossa e lapidò Paolo, credendolo morto. Sopravvisse miracolosamente e proseguì la sua missione.

Le località di Listra e Derbe, sebbene di posizione incerta, sono identificate con siti archeologici situati nell’attuale Turchia. Visitare questi luoghi permette di connettersi con le difficoltà affrontate dai primi cristiani nel loro sforzo di diffondere il messaggio evangelico.

Archaeologycal site of Kilistra

Atalia e il ritorno ad Antiochia

Dopo aver fondato comunità cristiane in queste città, Paolo e Barnaba tornarono sui loro passi, rafforzando la fede dei nuovi convertiti. Infine, si imbarcarono ad Atalia (l’odierna Antalya) e fecero ritorno ad Antiochia di Siria, completando così il loro primo viaggio missionario.

Oggi, Antalya, una destinazione turistica vivace, conserva il suo centro storico, dove si possono ammirare resti di mura romane e strade lastricate, che evocano il suo passato di porto strategico nel Mediterraneo.

Un viaggio che trascende il tempo

Seguire la rotta di Paolo non è solo un viaggio archeologico, ma anche un’esperienza spirituale.

  • Ad Antiochia, si percepisce l’emozione della partenza.
  • A Cipro, si cammina tra le pietre che ascoltarono le sue prime predicazioni.
  • A Perge e Antiochia di Pisidia, si rivive la diffusione del cristianesimo in un mondo dominato da Roma.
  • A Iconio, Listra e Derbe, si comprende il coraggio di un uomo disposto a soffrire per la sua fede.
  • Ad Atalia, si contempla la conclusione di un viaggio che ha cambiato la storia.

Più di duemila anni dopo, queste città rimangono testimoni silenziosi di una storia che continua a ispirare coloro che desiderano camminare sulle orme di San Paolo.

 

Tarso: A Crossroads of Legends, Trade, and Spirituality

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