Un percorso a parabola rovesciata di poco meno di 500 chilometri esprime, su una mappa, uno dei passi letterari più letti e commentati degli ultimi duemila anni. Le sette antiche città ellenistiche, nell’odierna Turchia, sono state le destinatarie delle parole profetiche di Cristo nel Libro dell’Apocalisse.
I tour attuali si svolgono in tre o quattro giorni in auto, visitando due siti ogni giorno del viaggio. Il tour a piedi non è consigliabile perché non è segnalato.
Seguendo il testo biblico, l’itinerario inizia nell’antica città di Efeso, in riva al mare. L’antica città è oggi uno straordinario sito archeologico, molto visitato dai turisti per il suo eccellente stato di conservazione.
Tra i monumenti spicca il Tempio di Artemide, che è una delle sette meraviglie del mondo antico e davanti al quale si suppone che Paolo abbia predicato il Vangelo. Spiccano anche la Biblioteca di Celso e l’anfiteatro romano. Molto vicino al sito si trova un altro luogo importante, la casa della Vergine Maria.
La seconda città dell’Apocalisse è Smirne, l’antica Smirne, oggi moderna città costiera, dove merita una visita la Cattedrale di San Giovanni. Sebbene l’edificio sia moderno, risalente al XIX secolo, ospita reliquie che testimoniano la vibrante storia del primo cristianesimo.
La terza città lascia la costa ed entra nella penisola anatolica. Si tratta dell’antica Pergamo, oggi situata accanto alla palude di Kestel. Pergamo ospitava la seconda biblioteca più famosa dell’antichità dopo Alessandria, e oggi è possibile visitare soprattutto la parte superiore (Acropoli), dove spiccano i resti del teatro e del tempio di Atena.
Della quarta città, Tiatira, oggi Akhisar, rimane ben poco di visitabile. Alcune rovine e i sarcofagi rimasti sono oggi visibili nel sito di Tepe Mezarı, il “cimitero della collina”, scavato negli anni ’70, così come i resti di una basilica civile.
La quinta città, Sardes, è oggi un parco archeologico ben conservato a 9 km dalla moderna Salihli. Vale la pena di visitare i resti dell’acropoli e quelli di una bella sinagoga del III secolo, che riporta alla mente alcuni passi degli Atti degli Apostoli sull’attività missionaria dell’apostolo Paolo.
La sesta città, Filadelfia (che in greco significa letteralmente “la città di chi ama il fratello”), si trova nello stesso luogo dell’attuale Alaşehir. Qui si possono visitare i resti della Basilica di San Giovanni, costruita all’apice dello splendore della città nel VII secolo.
La settima città, a cui è dedicata l’ossessionante frase dell’Apocalisse “perché non sei né fredda né calda”, è oggi un sito archeologico alla periferia della città turca di Denizli. I suoi edifici, i ponti, le terme e i teatri, ancora imponenti, sono impressionanti, così come i resti di una chiesa ritenuta il destinatario della profezia.