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Bella panoramica della Via Cisterciense AXL - Shutterstock

La Via Cistercense: Storia, patrimonio, e i paesaggi della Catalogna

La Strada Cistercense è un itinerario culturale che collega tre dei monasteri più importanti della Catalogna: Santa Maria de Poblet, Santes Creus e Santa Maria de Vallbona. Situati nelle contee di Alt Camp, Conca de Barberà e Urgell, questi siti monastici formano un triangolo storico che incarna l’eredità dell’ordine cistercense nella regione. Il percorso offre non solo un incontro profondo con il patrimonio, ma anche un viaggio attraverso la natura e la storia.

L’Ordine Cistercense in Catalogna: un movimento di rinnovamento

L’Ordine Cistercense nacque nella Francia dell’XI secolo come riforma del monachesimo benedettino, promuovendo l’austerità, il lavoro manuale e una vita di preghiera. L’ordine si diffuse rapidamente in tutta Europa e giunse alla Corona d’Aragona nel XII secolo, sostenuto dal conte Raimondo Berengario IV, che ne favorì l’insediamento in Catalogna.

I monasteri cistercensi svolsero un ruolo fondamentale nel ripopolamento delle terre conquistate al dominio musulmano e contribuirono in modo significativo allo sviluppo agricolo ed economico. Oltre alla loro funzione religiosa, questi centri monastici favorirono la crescita culturale ed economica. Il loro stile architettonico, caratterizzato da semplicità e funzionalità, ha lasciato un’impronta indelebile in Catalogna, di cui i tre monasteri della Via Cistercense rappresentano gli esempi più importanti.

Origini della Via Cistercense

Istituita nel 1989, la Rotta Cistercense è stata sviluppata su iniziativa congiunta dei consigli provinciali di Alt Camp, Conca de Barberà e Urgell. Il suo scopo era quello di promuovere il turismo e lo sviluppo economico regionale, valorizzando il patrimonio cistercense della regione.

Nel corso degli anni è diventato un sentiero consolidato per escursionisti, viaggiatori culturali e quanti sono attratti dalla storia monastica e dalla tranquillità.

I tre monasteri della via cistercense

Santa Maria de Poblet: il Gran Monastero della Catalogna

Fondato nel 1150 sotto il patrocinio di Raimondo Berengario IV, Santa Maria de Poblet è il monastero più grande e significativo dell’itinerario. Nel 1991 l’UNESCO lo ha dichiarato Patrimonio dell’umanità per il suo valore storico e architettonico. Fungeva da pantheon reale della Corona d’Aragona e ospitava le tombe di monarchi come Pietro IV d’Aragona, Alfonso il Magnanimo e Giovanni I.

Tra i monumenti architettonici più importanti di Poblet figurano la chiesa abbaziale gotica, il chiostro romanico e le imponenti mura fortificate. A differenza degli altri monasteri lungo il percorso, Poblet rimane una comunità monastica attiva, abitata da monaci cistercensi che continuano la loro tradizione di preghiera e lavoro, contribuendo alla sua autenticità e all’atmosfera contemplativa.

Monastery of St Mary in Poblet

Santes Creus: un monumento di maestà

Fondato nel 1168, Santes Creus è il più monumentale dei tre monasteri. Poiché la vita monastica cessò nel 1835, l’intero complesso è aperto ai visitatori. La chiesa abbaziale ospita le tombe reali di Pietro III d’Aragona e Giacomo II, i cui resti sono conservati nelle loro tombe originali.

Il chiostro gotico, la sala capitolare e il refettorio offrono uno spaccato della vita quotidiana dei cistercensi. Immerso tra boschi e vigneti, il monastero offre un ambiente sereno che invita alla riflessione e all’esplorazione.

Monasterio de Santes Creus

Santa Maria de Vallbona: l’eredità monastica delle donne

Fondato nel XII secolo, Santa Maria de Vallbona è stato un monastero femminile fin dall’origine. Da oltre otto secoli la sua comunità di monache cistercensi porta avanti la tradizione monastica, diventando così una testimonianza eccezionale della spiritualità cistercense in Catalogna.

Dal punto di vista architettonico, Vallbona si distingue per la sua cupola ottagonale, una caratteristica rara nell’architettura cistercense. È anche il luogo di riposo di Violante d’Ungheria, regina consorte di Giacomo I d’Aragona. L’atmosfera tranquilla del monastero e la possibilità di soggiornare in loco lo rendono una destinazione ideale per chi cerca un ritiro contemplativo.

Monasterio de Vallbona

Le Tappe della Via Cistercense

Il percorso ufficiale segue il GR-175, un sentiero circolare lungo 105 chilometri che collega i tre monasteri. Di solito si completa in più fasi, con l’itinerario più comune che è il seguente:

  • Santa María de Poblet – Vallbona de les Monges (26,1 km)

Un sentiero panoramico attraverso vigneti e terreni agricoli che conduce a Vallbona de les Monges.

  • Vallbona de les Monges – Rocallaura (12,2 km)

Un tratto più breve ma panoramico attraverso i paesaggi rurali di Urgell.

  • Rocallaura – El Pont d’Armentera (34,1 km)

La tappa più lunga, che attraversa diversi villaggi e offre un’esperienza tranquilla e rurale.

  • El Pont d’Armentera – Santes Creus (10,4 km)

Un tratto breve ma gratificante che si conclude presso il monumentale monastero di Santes Creus.

  • Santes Creus – Santa María de Poblet (22,2 km)

L’ultimo tratto completa il circuito, tornando a Poblet.

Momento migliore per percorrere il percorso

Le stagioni ideali per percorrere la Via Cistercense sono la primavera e l’autunno, quando le temperature sono miti e i paesaggi sono al massimo della loro vivacità. In estate il caldo può essere intenso, per questo motivo si consigliano passeggiate al mattino presto.

L’inverno offre un’esperienza più tranquilla, con un’atmosfera particolare che esalta la bellezza solenne dei monasteri.

Consigli e raccomandazioni pratiche
  • Il sentiero GR-175 è ben segnalato con cartelli indicatori rossi e bianchi, che ne facilitano la navigazione.
  • Le possibilità di alloggio spaziano dagli hotel rurali alle pensioni, fino agli alloggi per i pellegrini all’interno dei monasteri.
  • Lungo il percorso è possibile assaporare la cucina tradizionale catalana, con specialità come la coca de recapte, i salumi artigianali e i vini Conca de Barberà.

Sebbene il percorso non presenti grandi dislivelli, alcune tappe sono lunghe. Calzature adatte, preparazione fisica e una scorta d’acqua sono essenziali, soprattutto nei mesi più caldi.

La Strada Cistercense offre una rara opportunità di immergersi nella storia medievale, nel patrimonio monastico e nei paesaggi della Catalogna. Più di un semplice viaggio tra meraviglie architettoniche: è un invito a percorrere secoli di tradizione, ad esplorare la serena bellezza della Catalogna rurale e a scoprire l’influenza duratura di uno dei movimenti monastici più significativi d’Europa.

 

 

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