L’anno del Giubileo vede Roma come vero centro del mondo. Una città tanto ricca di storia, monumenti e tradizioni che si svelano in ogni angolo. Al di là di quelli che sono i tragitti iconici, la città offre sorprese inaspettate, lontano dalle folle turistiche ma ricche di spiritualità e storia.
Una tra queste è la Roma di San Francesco, conosciuto anche come il poverello d’Assisi. Ebbene tra il dedalo di vicoli che si snodano tra il Tevere e il colle Capitolino, dove il profumo del pane appena sfornato si mescola ancora all’incenso delle chiese, si nasconde la Roma del Santo. Un itinerario che svela ai visitatori un volto inedito della Città Eterna.
Il nostro viaggio inizia dal Trastevere, nel punto più autentico di questo percorso francescano: la chiesa di San Francesco a Ripa. Qui, in una piccola cella trasformata in cappella, il Santo trovò riparo durante i suoi soggiorni romani, ospite della nobildonna Jacopa de’ Settesoli. La stanza, custodita come una reliquia, conserva ancora la pietra che gli serviva da cuscino. È questo uno dei luoghi più autentici della Roma francescana, in quanto qui i visitatori possono toccare con mano la scelta di una vita semplicità adottata da Francesco.
La chiesa, un gioiello nascosto nel cuore del quartiere più popolare di Roma, ospita anche un capolavoro del Bernini: la statua della Beata Ludovica Albertoni, un’opera che da sola meriterebbe la visita. Ma è l’atmosfera del luogo a catturare: nel chiostro, dove il tempo sembra essersi fermato, si respira ancora quell’aria di pace che doveva aver attratto Francesco.
Salendo verso il Campidoglio, dopo aver affrontato la monumentale scalinata di 124 gradini (esiste fortunatamente un ascensore laterale per chi ne avesse necessità), si raggiunge Santa Maria in Aracoeli. La basilica, che domina il cuore politico dell’antica Roma, è legata a una delle più suggestive tradizioni francescane: qui il Santo avrebbe avuto la visione di un altare circondato da angeli. Oggi, mentre i turisti affollano la piazza del Campidoglio sottostante, la chiesa offre un’oasi di quiete dove ammirare preziosi affreschi che raccontano la vita di Francesco.
Il percorso prosegue verso San Giovanni in Laterano, dove la storia si fa più densa di significato. È qui che Papa Innocenzo III ebbe il famoso sogno in cui vide Francesco sostenere la chiesa che stava crollando, un presagio che lo convinse ad approvare la regola francescana. La basilica, prima chiesa di Roma e cattedrale del Papa, conserva nelle sue decorazioni medievali la memoria di quell’evento cruciale.
Ma la Roma francescana non si esaurisce nei luoghi più noti. Nascosti tra i palazzi del centro storico si trovano piccoli tesori come Sant’Antonio da Padova, dove una pietra ricorda le predicazioni del Santo, o Santa Maria in Cappella, legata al suo ministero tra i lebbrosi. Luoghi minori ma non meno significativi, che permettono di comprendere quanto profonda sia stata l’impronta di Francesco nella vita della città.
In vista del Giubileo 2025, questi luoghi si preparano ad accogliere un numero crescente di visitatori. Restauri e nuovi servizi di accoglienza stanno ridisegnando i percorsi francescani, ma senza intaccare quell’atmosfera di raccoglimento che li caratterizza.
Per chi volesse seguire le orme del Santo, il consiglio è di dedicare almeno due giorni a questo itinerario. La mattina presto è il momento ideale per visitare questi luoghi, quando la città si sta ancora svegliando e il silenzio permette di apprezzarne appieno l’atmosfera. Un consiglio pratico: meglio prenotare con largo anticipo l’alloggio, soprattutto in vista dell’anno giubilare.
E mentre Roma si prepara al grande evento del 2025, questi luoghi francescani offrono già oggi un’alternativa preziosa ai tradizionali percorsi turistici. Un viaggio nel tempo e nello spirito, alla scoperta di una Roma che, nonostante i secoli, continua a parlare il linguaggio universale della spiritualità e dell’accoglienza che Francesco ha lasciato in eredità alla Città Eterna.
- San Francesco a Ripa: aperta tutti i giorni 7:00-12:00 e 16:00-19:00
- Santa Maria in Aracoeli: 9:00-17:30 (inverno), 9:00-19:30 (estate)
- Per visite guidate: prenotazioni presso l’Ufficio Pellegrinaggi
- Consigliato: scarpe comode e abbigliamento consono per le chiese
- Periodo migliore per la visita: primavera e autunno