Skip to content Skip to sidebar Skip to footer

ll prezioso vino maltese: un patrimonio millenario di qualità

Una coppa di Girgentina, una delle due sole uve autoctone di Malta FotoHelin - Shutterstock
Una coppa di Girgentina, una delle due sole uve autoctone di Malta FotoHelin - Shutterstock

Quando si parla del vino maltese, l’attenzione non è sulla quantità, ma sull’eccezionale qualità che queste piccole isole riescono a produrre. L’arcipelago di Malta, con soli 683 ettari di vigne e un territorio di 316 chilometri quadrati, è riuscito a fare della viticoltura un autentico fiore all’occhiello.

Qui, dove il sole splende quasi tutto l’anno e la brezza marina accarezza i vigneti adagiati su terreni fertili, le condizioni climatiche ideali permettono alle uve di maturare alla perfezione. Questo ambiente unico regala ai vini maltesi sapori decisi e un carattere inconfondibile, tanto apprezzato da appassionati e sommelier.

Un’antica tradizione che affonda le radici nei millenni

La storia del vino maltese è antica di circa 6.000 anni, risalente all’epoca dei misteriosi “Costruttori dei Templi”. Intorno al 4.000 a.C., questi abitanti preistorici lasciarono tracce enigmatiche come templi in pietra con cavità che potrebbero essere state destinate proprio alla raccolta del vino per riti cerimoniali.

Tuttavia, è con l’arrivo dei Fenici nel 700 a.C. che il vino diventa una risorsa fondamentale per Malta, grazie anche alla posizione strategica dell’isola come crocevia del Mediterraneo. Durante il periodo romano, il vino maltese si consolidò ulteriormente come prodotto di valore, utilizzato non solo come bevanda, ma anche come merce di scambio.

In seguito, la dominazione araba segnò una pausa nella produzione vinicola. Solo le varietà autoctone, ġirgentina e ġellewża, riuscirono a sopravvivere a questo periodo. Nonostante i Cavalieri di San Giovanni, insediatisi nel 1530, prediligessero importare vini dal Mediterraneo, nel XXI secolo il vino maltese ha trovato un vero e proprio rinascimento.

L’ingresso di Malta nell’Unione Europea nel 2004 ha incentivato i produttori locali a migliorare la qualità dei propri vini, portando oggi alcuni di essi a essere apprezzati e premiati a livello internazionale.

Ġellewża e Ġirgentina: tesori del terroir maltese

Il cuore della viticoltura maltese risiede nelle varietà autoctone Ġellewża e Ġirgentina. La Ġellewża, utilizzata per i vini rossi, si distingue per la sua capacità di resistere alla siccità e produce vini di medio corpo, con un grado alcolico moderato e un bouquet ricco e fruttato.

La Ġirgentina, varietà bianca, mantiene un’acidità vivace e si distingue per fresche note agrumate e minerali. Questi vitigni unici, registrati nel Vitis International Variety Catalogue, offrono vini di carattere tipicamente mediterraneo, perfetti per accompagnare i piatti locali.

Oltre alle uve autoctone, il clima di Malta favorisce la coltivazione di vitigni internazionali come Chardonnay, Merlot e Syrah, che vengono spesso assemblati con Ġellewża e Girgentina per ottenere vini che esprimono un interessante connubio di sapori locali e internazionali.

La produzione vinicola contemporanea

Oggi, con circa 50 produttori attivi, Malta conta principalmente su aziende a conduzione familiare. Le principali aree di produzione si trovano nelle zone rurali di Mġarr, Siġġiewi e sull’isola di Gozo, dove piccole cantine producono vini artigianali e ricercati.

Le cantine storiche

Tra le cantine più rinomate spicca Marsovin, fondata nel 1919, che da oltre un secolo coltiva un profondo legame con il territorio e con le varietà autoctone maltesi. Marsovin produce vini che riflettono il clima mediterraneo e le caratteristiche uniche del suolo maltese, affermandosi tra i nomi più rispettati dell’arcipelago.

Cantina Delicata, un altro pilastro del panorama vinicolo maltese, è celebre per la sua continua innovazione e la qualità dei suoi vini. Recentemente, Delicata ha ricevuto medaglie ai Decanter World Wine Awards per il Grand Vin de Hauteville Viognier DOK Malta Superior e il Medina Vermentino Zibibbo DOK Malta Superior, confermando l’eccellenza delle sue produzioni.

Piccole boutique come Tenuta Ta’ Mena e Tenuta San Niklaw arricchiscono l’offerta vinicola con produzioni limitate di vini artigianali, ideali per chi cerca sapori autentici e fuori dagli schemi.

Vino e turismo enogastronomico

L’esperienza dei vini maltesi è strettamente legata alla scoperta della cultura dell’isola, e molte cantine offrono degustazioni e tour dei vigneti, permettendo ai visitatori di immergersi nelle tradizioni vitivinicole locali. Assaporare un bicchiere di Ġellewża o di Ġirgentina in questo scenario mediterraneo è un’esperienza unica, un brindisi alla storia e all’accoglienza dell’isola.

Quindi, la prossima volta che pianifichi un viaggio a Malta, non dimenticare di esplorare le sue eccellenze vinicole: un’esperienza in grado di raccontare, sorso dopo sorso, le antiche radici e la continua innovazione di questo prezioso vino.

Malta: sea, sun and honey

Questo post è disponibile anche in: English Español

Lascia un commento