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Pellegrini a Quattro Zampe: Quant’è bello viaggiare con il proprio cane!

Pellegrina con il suo cane vicino ad Astorga sul Camino de Santiago Ikonya - SHutterstock
Pellegrina con il suo cane vicino ad Astorga sul Camino de Santiago Ikonya - SHutterstock

“Non c’è fedeltà che non tradisca almeno una volta, tranne quella di un cane.”
– Konrad Lorenz

Immaginate di percorrere un antico sentiero, con il vento che sussurra tra gli alberi e i passi che risuonano sul terreno battuto. Accanto a voi, il vostro fedele compagno a quattro zampe, scodinzolante e curioso, con il naso pronto a cogliere ogni odore lungo il cammino.

Andare in pellegrinaggio con il proprio cane è solo un’esperienza particolare, un viaggio di connessione profonda. Ma è davvero possibile? E quali accorgimenti bisogna adottare affinché questa sia un’esperienza positiva per entrambi?

Il pellegrinaggio: Un’antica tradizione canina

Antigua estatua de un peregrino con palo y perro en el tejado de una iglesia en el centro histórico de Dresden, Alemania
Antica statua di un pellegrino con bastone e cane sul tetto di una chiesa nel centro storico di Dresda, in Germania

Se pensate che il concetto di pellegrinaggio con un cane sia una stravaganza moderna, sappiate che la storia racconta il contrario. I cani hanno sempre accompagnato l’uomo nei suoi viaggi spirituali.

Ad esempio, nel Medioevo, molti pellegrini diretti a Santiago de Compostela viaggiavano con i loro cani, che avevano una doppia funzione: compagni di viaggio e guardiani contro i briganti. Persino i monaci viaggiatori, come quelli dell’Ordine di San Bernardo, erano spesso accompagnati da grandi cani addestrati per la protezione e la ricerca di viandanti dispersi tra le nevi delle Alpi.

In Giappone, esiste una tradizione legata ai pellegrinaggi canini nel santuario di Mitsumine, dedicato al lupo (considerato il protettore dei viandanti). Qui, fino a poco tempo fa, era comune portare statuette di cani in rappresentanza di animali domestici che non potevano compiere il cammino di persona. Oggi, molti giapponesi percorrono il cammino sacro con i loro amici pelosi.

Anche in Italia esistono santuari e cammini storici che accolgono i cani. Il Cammino di Francesco, che attraversa la Valle Santa Reatina, è un esempio perfetto: un percorso immerso nella natura che si presta magnificamente a essere condiviso con un cane.

Pianificare il pellegrinaggio

Dalla tradizione ai giorni nostri: vediamo come organizzare il nostro pellegrinaggio con “Fido” nel miglior modo possibile.

1. Non tutti i cammini sono uguali

Cercare i percorsi adatti a un cane, sia a livello di terreni che di strutture recettive. Alcuni sono troppo accidentati, altri presentano lunghi tratti senza fonti d’acqua. Tra i cammini più dog-friendly troviamo:

  • Il Cammino di Santiago (soprattutto la variante francese, con più infrastrutture per animali).
  • La Via Francigena (molti ostelli e agriturismi lungo il percorso accettano cani).
  • Il Cammino di San Benedetto (percorso misto tra natura e borghi storici, con numerosi punti d’acqua).
  • Il Cammino Materano (splendidi paesaggi, ma attenzione al caldo estivo).

Prima di partire, verificate che lungo il percorso ci siano strutture pet-friendly e che i regolamenti locali consentano il passaggio dei cani.

2. Allenare il cane al Cammino
Pilgrim with his dog in Varanasi, Uttar Pradesh (India)
Pellegrino con il suo cane a Varanasi, Uttar Pradesh (India)

Anche se il vostro cane è un instancabile esploratore al parco, un pellegrinaggio è tutta un’altra storia. L’allenamento deve essere graduale:

✅ Aumentate progressivamente le distanze delle passeggiate giornaliere.

✅ Abituate il cane a camminare con lo zaino (esistono zaini appositi per cani, nei quali può portare la sua acqua e qualche snack).

✅ Verificate la resistenza delle sue zampe: terreni rocciosi o ghiaiosi possono ferirli. In commercio esistono balsami protettivi o scarpette per cani.

3. L’attrezzatura essenziale

Viaggiare leggeri è fondamentale, ma alcuni oggetti non possono mancare:

✔️ Ciotola pieghevole e borraccia per l’acqua

✔️ Alimenti ad alto contenuto energetico (il cane brucerà molte più calorie)

✔️ Kit di primo soccorso (inclusi disinfettante e pinzette per eventuali spine o zecche)

✔️ Un piccolo telo o coperta per la notte

✔️ Museruola e guinzaglio regolabile, obbligatori in alcuni tratti urbani

4. Il ritmo giusto e il rispetto dell’animale

Un errore comune è imporre al cane un ritmo eccessivo. Ricordate: il pellegrinaggio non è una gara! Bisogna adattarsi ai suoi tempi, prevedere pause frequenti e osservare eventuali segni di stanchezza o disidratazione.

Inoltre, non tutti i pellegrini amano i cani: rispettate gli altri viaggiatori e tenete sempre il cane sotto controllo, soprattutto in zone affollate o santuari.

Spiritualità a quattro zampe

A small dog is waiting for its owner on the Camino de Compostella road. Santiago.
Un cagnolino aspetta il suo padrone sul Cammino di Compostela. Santiago.

Viene naturale chiedersi: un pellegrinaggio può avere un significato anche per un cane? Ovviamente, non nel senso umano del termine, ma il viaggio può diventare un’esperienza di profonda connessione con chi se ne prende cura ogni giorno.

Il pellegrinaggio è anche un momento di silenzio, di ascolto e di riscoperta della semplicità. Il cane, con la sua capacità di vivere il presente senza ansie per il futuro, può insegnarci molto su questo. Come scriveva Milan Kundera:

“I cani sono il nostro legame con il paradiso. Non conoscono il male, la gelosia o il malcontento.”

Camminare con il proprio cane in un contesto naturale e spirituale può essere un’opportunità per rafforzare il legame con lui e vivere l’esperienza con occhi diversi.

Un pellegrinaggio indimenticabile

Andare in pellegrinaggio con il proprio cane è una scelta meravigliosa, ma va affrontata con responsabilità. Un’adeguata preparazione garantisce che sia un’esperienza appagante e sicura per entrambi.

Se organizzato nel modo giusto, questo viaggio diventerà qualcosa di inaspettato: sarà un percorso condiviso di scoperta, di fiducia reciproca e di libertà. E alla fine del cammino, quando guarderete negli occhi il vostro amico a quattro zampe, saprete di aver vissuto qualcosa di veramente speciale.

Dopotutto, ogni pellegrino ha bisogno di un buon compagno di viaggio. E chi meglio del proprio cane? 🐕✨

San Bernardo: El amable gigante de los peregrinos

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