Il sito archeologico di Valle Giumentina, situato in un antico bacino lacustre quaternario nel Parco Nazionale della Majella, è uno dei più importanti siti del Paleolitico Inferiore in Italia. Abitata fin da 570.000 anni fa, quest’area fu rifugio per l’Homo erectus, cacciatori-raccoglitori che utilizzavano strumenti litici per la caccia ai grandi mammiferi. L’industria litica del sito è caratterizzata da una tecnica particolare, conosciuta come “facies di Valle Giumentina”, che rappresenta una fase tardiva dell’Acheuleano. Nel 1953, gli scavi portarono alla luce una successione di nove livelli stratificati contenenti reperti litici e faunistici, rendendo Valle Giumentina un riferimento per la Preistoria italiana ed europea. Dal 2012, un team di ricerca italo-francese ha ripreso gli studi utilizzando tecniche moderne di analisi archeologica e geologica.
Oltre alla sua importanza archeologica, Valle Giumentina è una testimonianza della transumanza, una pratica che ha segnato la Majella per millenni. Nella zona si trovano numerose capanne in pietra a secco, dette tholoi, una tecnica costruttiva antichissima risalente al Paleolitico e ancora preservata dai pastori locali. Queste strutture, alcune ancora in uso, fanno parte del patrimonio culturale della regione. Nel parco, Valle Giumentina ospita l’unico tholos a due piani, che spicca tra i più di 500 esempi sparsi nella Majella.
- Indirizzo
Parco Nazionale della Majella, Abbateggio, Italia - Web
https://www.parcomajella.it/ - Orario di Visita
Sempre aperto - Cosa vedere
Villaggio paleolitico