Il Cammino di Santiago è famoso per le sue numerose tradizioni – architettoniche, gastronomiche, artistiche, religiose. Ma il suo patrimonio musicale è talvolta dimenticato, sebbene sia sicuramente degno di nota.
La maggior parte della musica associata al Cammino era un tempo raccolta nel famoso Codex Calixtinus. Questo manoscritto del XII secolo è un eccezionale tesoro culturale, che offre una notevole visione dell’esperienza del pellegrinaggio medievale e dell’evoluzione della musica polifonica.
Il Codex Calixtinus, noto anche come Liber Sancti Jacobi (in latino “Libro di San Giacomo”), fu compilato intorno al 1140 ed è attribuito a vari autori, in particolare allo studioso francese Aymeric Picaud. Questa raccolta in cinque volumi fornisce una guida completa al pellegrinaggio, comprese le leggende e i miracoli attribuiti a San Giacomo. Ma il quarto libro, spesso chiamato “Guida del pellegrino”, è particolarmente significativo per il suo contenuto musicale.
Archeologia musicale
Uno degli aspetti più significativi del Codex Calixtinus è l’inclusione di venti composizioni polifoniche, che rappresentano uno dei primi esempi conosciuti di musica polifonica in Europa.
La musica polifonica, ovvero la combinazione simultanea di due o più linee melodiche, rappresentava un’evoluzione significativa rispetto ai canti gregoriani monofonici che dominavano la musica sacra medievale precedente. Il manoscritto include esempi sia dello stile conductus che dell’organum, che rappresentano le prime forme di armonia musicale che sarebbero poi fiorite nella tradizione musicale occidentale.
Sembra probabile che la musica del Codex Calixtinus fosse eseguita nella cattedrale di Santiago de Compostela e in altre chiese lungo il percorso frequentate dai pellegrini. Queste composizioni avevano una funzione liturgica, rafforzando l’atmosfera spirituale del culto, ma si rivolgevano anche al gran numero di pellegrini, creando così un senso di identità comunitaria e di esperienza condivisa.
Canti come Dum Pater Familias e Congaudeant Catholici venivano eseguiti in onore di San Giacomo, per celebrare i suoi miracoli e il completamento del faticoso viaggio dei pellegrini.
Musica per il Cammino
Le melodie del Codex Calixtinus sono state concepite per essere facilmente apprese, per rendere più accessibile la partecipazione dei pellegrini alla liturgia. Inoltre, la sua natura vivace ed edificante forniva conforto e incoraggiamento ai viaggiatori stanchi, offrendo un netto contrasto con le spesso faticose esigenze fisiche del pellegrinaggio.
Il Codex Calixtinus è una finestra straordinaria sulla musica medievale, sulla liturgia e sulle dinamiche culturali del Cammino di Santiago. La conservazione e lo studio del Codex Calixtinus ispirano musicisti e studiosi, mantenendo viva una delle tradizioni spirituali che hanno plasmato la storia culturale europea.
I pellegrini del passato, cantando il loro cammino verso Santiago, hanno costruito un’eredità che risuona ancora oggi attraverso il Cammino.