La Chiesa di San Gioacchino in Prati, situata vicino a Piazza dei Quiriti a Roma, svolse un ruolo eroico durante la Seconda Guerra Mondiale, nascondendo 35 persone, tra cui ebrei e dissidenti politici, durante l’occupazione nazista. Sotto la guida dei Padri Redentoristi, con la collaborazione di laici come Pietro Lestini e della suora Margherita Bernes delle Figlie della Carità, la chiesa divenne un rifugio sicuro per i perseguitati. Lestini costruì ingegnosamente un nascondiglio nella soffitta della chiesa, accessibile solo tramite un sistema di carrucole. Questo spazio, sigillato dall’accesso esterno, offrì sicurezza e salvezza ai rifugiati fino alla liberazione di Roma nel giugno del 1944.
Costruita tra il 1881 e il 1898 su commissione di Papa Leone XIII per commemorare il suo giubileo sacerdotale, la chiesa è dedicata a San Gioacchino, padre della Vergine Maria. Architettonicamente, è un esempio straordinario del design tardo ottocentesco, con colonne di granito rosa, capitelli in bronzo e un interno decorato con marmi policromi. La cupola, ornata da stelle di cristallo, dona un tocco di luminosità al suo splendore. La chiesa presenta inoltre 14 cappelle nazionali, ciascuna sponsorizzata da una nazione cattolica e caratterizzata da uno stile artistico unico, come quelle del Brasile, della Francia e della Polonia.
La chiesa rimane un simbolo di resistenza morale e solidarietà, sottolineando il coraggio e l’ingegno della sua comunità durante uno dei periodi più bui della storia. Riconosciuta come luogo di profondo significato storico e culturale, continua a essere un faro di fede e memoria.
- Indirizzo
Via Pompeo Magno 25, Roma, Italia - Web
Nessuna - Orario di Visita
Dal lunedì al sabato dalle 7:00 alle 12:30 e dalle 16:30 alle 19:30. La domenica dalle 8:00 alle 13:00 e dalle 16:30 alle 20:00. - Cosa vedere
Cappelle, soffitto della chiesa, cupola